Il mimetismo acustico delle farfalle blu
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Maculinea arion |
Il mimetismo è piuttosto diffuso in natura, soprattutto nel mondo animale, e rappresenta un’importante prova a sostegno dell’evoluzionismo. Ci sono tanti casi come l’insetto foglia, l’insetto stecco, i polpi, i calamari, alcuni pesci, e tantissime altre specie, ma Maculinea arion, nota comunemente come farfalla blu, è un insetto che ha una peculiare caratteristica: sa mettere in atto una forma di mimetismo ai giorni nostri ancora poco nota – ma non per questo necessariamente poco diffusa – che prende il nome di mimetismo acustico. Questa farfalla è alquanto diffusa in Europa settentrionale ed in Asia, ma nel 1979 si era estinta nel Regno Unito ed ogni tentativo di salvarla è risultato vano.
Le ragioni di questa estinzione sono state comprese da J. Thomas dell’Università di Oxford, in quanto l’esistenza della farfalla blu è indissolubilmente connessa a quella di una formica, Myrmica sabuleti. I bruchi di Maculinea arion infatti cominciano il loro ciclo vitale nutrendosi di foglie di timo, ma dopo la terza mutazione essi si lasciano cadere al suolo e, una volta atterrati, cominciano ad emettere dei segnali di natura chimica che vengono intercettati da formiche di varie specie, ma se presi dalle operaie di Myrmica sabuleti, che portano via con sé il bruco nel loro formicaio scambiandolo per una loro larva, possono vivere veramente da re.

La vera ragione sta nel fatto che, oltre a mettere in atto una forma chimica di mimetismo, i bruchi di Maculinea arion sanno anche riprodurre con una forte somiglianza i suoni emessi dalle formiche regine, che utilizzano affinché le operaie procurino loro il cibo. In tal modo i bruchi vengono confusi chimicamente come larve di formica e sono introdotti nel formicaio, mentre in un secondo momento vengono confusi acusticamente come regine quando sono già all’interno della tana.
La ragione per cui la farfalla blu si era estinta nel 1979 nel Regno Unito sta nel fatto che le formiche di Myrmica sabuleti prediligono prati con erba bassa, in modo tale che possano essere riscaldate in maniera adeguata dal sole. In quel periodo i pascoli avevano subito un forte decremento, che aveva lasciato l’erba alta, e ciò ha reso l’ambiente inospitale per le formiche e, di conseguenza, per le farfalle blu, che invece ora hanno subito un ripopolamento insieme alle formiche, grazie ad una più razionale e ad hoc cura dei prati.