Kosik: il primo elefante in grado di pronunciare parole umane

Nel 1990, in Sud Corea, nasce un rappresentante maschio della specie Elephas maximus, battezzato dall’uomo col nome di Kosik. Stiamo parlando, in poche parole, di un elefante. Ma non un elefante qualsiasi, perché oggi Kosik è diventato un’autentica meta di pellegrinaggio da parte di biologi provenienti da ogni angolo di mondo, perché Kosik sa fare una cosa che soltanto da pochi anni è stata scoperta in questa specie animale: è in grado di riprodurre vocalmente la pronuncia di almeno 7 parole in coreano, alcune delle quali corrispondono alle nostre: “sì (in coreano 네)”, “no (아니오)”, “siediti (앉아)”, “stai a terra (누워)”, ed almeno altre tre. Kosik lo fa in maniera simile al modo in cui noi fischiamo, ossia mette la proboscide in bocca e la scuote durante l’espirazione.
Kosik attualmente vive nel parco di divertimenti coreano Everland, curato e seguito dal suo addestratore Kim-Jong Kap, il quale ha affermato che la pronuncia e la capacità linguistica di Kosik è migliorata sin dalla prima volta che ha riprodotto suoni appartenenti al linguaggio umano, ossia nel 2006.
Attualmente il Dr. Daniel Mietchen, un biologo dell’Università di Jena in Germany, si è recato in Sud Corea con il suo team di ricerca, nel tentativo di scoprire quante parole gli elefanti siano in grado di memorizzare e riprodurre. E’ da escludere, anche se non c’è ancora una dimostrazione scientifica, che Kosik sappia davvero associare ad ogni parola il suo corrispondente significato concreto.
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