La rigenerazione delle planarie e “la cellula tuttofare”
Chi non conosce Wolverine, il famoso mutante mani-di-forchetta icona degli X-Men? Wolverine è uno dei tanti personaggi di fumetti o cartoni che è capace di rigenerare parti del corpo ferite grazie ad un particolare superpotere, il fattore rigenerante.
Se però pensate che la rigenerazione sia pura fantascienza, vi sbagliate di grosso, perché il regno animale è pieno di casi di organismi capaci di rigenerazione, ossia di ricostruire parti del corpo troncate o, viceversa, generare nuovi individui partendo da parti del corpo mancanti. Ne sono esempi molti cnidari (il gruppo di meduse e polipi), le spugne, le stelle marine, i platelminti, ecc. Tanti piccoli Wolverine non umani, insomma. 🙂
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Wolverine in X-Men le origini:Wolverine |
Quello che però hanno scoperto alcuni scienziati guidati da Peter Reddien dell’Howard Hughes Medical Institute, non ha precedenti: da una singola cellula adulta di Schmidtea mediterranea, una planaria (un platelminta), si può rigenerare un intero organismo completamente funzionale, senza nessuna parte del corpo mancante.
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Schmidtea mediterranea |
Per approfondire la questione, Wagner, Wang e Reddien hanno allestito due esperimenti distinti, pubblicandone un articolo sulla rivista Science:
1) Nel primo hanno distrutto con radiazioni tutte le cellule capaci di dividersi, eccetto uno sparuto gruppo di neoblasti; marcando un gene espresso soltanto dai neoblasti, i ricercatori hanno monitorato l’andamento di tali cellule, osservando che il piccolo gruppo di cellule sopravvissute è stato capace di differenziarsi in tutti i tipi di tessuti dell’animale;
2) In un secondo esperimento, decisamente più interessante, hanno distrutto i neoblasti di una planaria e vi hanno trapiantato un singolo neoblasto proveniente da un’altra planaria, di un ceppo diverso. Gli studiosi hanno osservato che il neoblasto singolo ha dato origine senza problemi a cellule che si sono differenziate in diversi tessuti, donando non solo alla planaria ospite la capacità di rigenerazione, ma anche l’identità genetica della planaria donatrice!