Le api, geometri della natura
Abbiamo visto come la formica del Sahara sappia “fare matematica”. C’è però un altro insetto, strettamente imparentato con le formiche, che sa utilizzare la matematica per fare molto più che ritrovare la via del ritorno: le api. Questi insetti, così importanti per la nostra economia mondiale grazie alla loro preziosa capacità di produrre miele, sanno utilizzare la matematica in un modo così preciso da far invidia ai più sofisticati sistemi di calcolo e ovviamente senza averne la minima consapevolezza. Quando diciamo che un animale “sa fare matematica”, non dobbiamo interpretare quest’affermazione come se l’animale ragionasse sull’eventualità di mettere volutamente in atto strategie di “problem solving”, perché, con la sola eccezione della nostra specie, nessun altro animale è in grado di manipolare mentalmente il concetto di numero per poterlo utilizzare consapevolmente in modo astratto. Qualche animale – ma parliamo già di vertebrati – ha una capacità discreta in termini di stima della numerosità di un insieme molto limitato di oggetti, ma sicuramente se gli chiedessimo di risolvere 2 + 1 continuerebbe imperterrito ad ignorarci completamente con un’espressione magari anche graziosa ^__^.
Cosa significa allora che un animale sa fare matematica? Semplicemente che la natura ha selezionato nel corso dei millenni delle caratteristiche anatomiche e/o fisiologiche che gli consentono di risolvere istintivamente situazioni problematiche complesse rispetto alla sua posizione evolutiva. Le api sono uno splendido esempio di come un animale possa fare matematica, poiché sono brillanti geometri ed ingegneri naturali. In questo post vediamo perché sono geometri, mentre l’aspetto ingegneristico lo riservo alla prossima puntata ;-).
Le api sono animali sociali, con un’organizzazione così efficiente da poter considerare gli individui di un’unica famiglia come una sorta di superorganismo, ossia un’entità composta da tanti viventi interdipendenti. Per poter realizzare un sistema del genere, è importante che le api sappiano comunicare efficacemente tra loro, e una delle occasioni sociali più curiose in cui si possono osservare alcune capacità matematiche delle api è proprio il momento in cui questi animali si scambiano informazioni circa l’ubicazione di una fonte di cibo.


Tutto questo meccanismo, però, sarebbe assolutamente inutile se l’ape non comunicasse la distanza in linea d’aria! Se ad esempio noi dicessimo che un oggetto si trova ad un angolo di 40° Est rispetto ad un altro, non saremmo comunque in grado di identificarne la posizione con precisione, in quanto non sapremmo esattamente a quale distanza si trova! Ma le api sanno sempre perfettamente dove andare a cercare il loro nutrimento, perché quanto più è distante la fonte di cibo, tanto più lentamente viene compiuta la danza per unità di tempo, e viceversa.
Guarda il video qui sotto per vedere la danza dell’addome!
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Karl von Frisch |
Lo scienziato che ha scoperto questo semplice ma nello stesso tempo complesso meccanismo comunicativo è Karl von Frisch, che fu insignito del premio Nobel nel 1973 proprio per le sue brillanti scoperte inerenti al linguaggio delle api. Von Frisch si appassionò allo studio del linguaggio delle api in seguito ad un semplice esperimento, ripetuto più volte: lasciava una sostanza zuccherina in prossimità di un alveare e marchiava il torace della prima ape che ne scopriva l’esistenza; quando successivamente accorrevano le altre api, von Frisch si accorgeva che mancava sempre quella marchiata, per cui dedusse che doveva esserci stata qualche forma di comunicazione tra i membri della famiglia.
Molto interessante.
L'argomento è ampiamente noto, ovviamente, ma l'articolo è di assai gradevole lettura, di assoluta chiarezza e semplicità, esatto nei contenuti e scientificamente pregnante.
Esaustivo senza essere barboso.
Fossero così tutti gli scritti di divulgazione scientifica! Congratulazioni
Ti ringrazio per gli apprezzamenti!
Mi scuso se magari a volte propongo tematiche già note agli "addetti ai lavori" ma mi piace concepire il mio blog come una fonte fruibile da parte di un pubblico ampio, magari anche da chi non ha mai avuto confidenza con il mondo scientifico e vuole avvicinarsi per la prima volta ad esso ^___^.
E non smetterò mai di ringraziare le persone che lasciano commenti così belli e costruttivi, che sono innanzitutto la più grande gratificazione per il mio lavoro, e in secondo luogo una fonte di spunti che mi aiutano a comprendere cosa apprezza di più il pubblico dei miei lettori.
Ciao e a presto! ^__^