L’obesità ha un nuovo acerrimo nemico: l’aceto!

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Ballerina alla sbarra di Botero |
E’ importante inoltre aggiungere che lo studio non ha registrato effetti collaterali, e suggerisce che l’aceto debba essere posto al centro di future ricerche sulle condotte alimentari devianti: esso è infatti una sostanza facilmente reperibile e senz’altro più economica di tanti prodotti pubblicizzati in commercio, molti dei quali sono decisamente di dubbia utilità, ma non è questa l’occasione per una pubblicità comparativa… La ricerca sembra però aver ben recepito il messaggio dato dagli studi precedenti: un lavoro più recente, infatti, pubblicato nel luglio 2010 sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition, ha confermato l’importanza dell’aceto non solo nell’effettiva ossidazione dei grassi, ma anche nel controllo della glicemia: se si usa l’aceto dopo un pasto ad alto indice glicemico, i livelli di glucosio nel sangue non aumentano; subiscono anzi una forte riduzione.
Interessantissimo l'articolo, e naturalmente anche l'argomento! Ma che ne dici, potrebbe esserci un collegamento con il fatto che al formaggio, alimento ricco di grassi, per tradizione viene sempre accompagnato un bel bicchiere di vino?… Ma vorrei per un attimo cambiare argomento ed approfitto del post per introdurne uno nuovo: la chimica dei mezzi di trasporto! Questo argomento sta molto a cuore a me ed alla nostra comune collega Monica ;o) Per lungo tempo infatti abbiamo discusso sulle recondite motivazioni che, nei mezzi di trasporto pubblico, portano all'annullamento del ben noto e comprovato fenomeno della diffusione. Accade infatti, e noi lo abbiamo provato con rigorosità scientifica, che sempre le molecole-passeggeri, una volta introdotti nel sistema chiuso-bus, non diffondono, ma al contrario continuano a concentrarsi nel punto di immissione (entrata del mezzo). Abbiamo anche notato che ciò accade in qualunque stagione, ed è quindi indipendente dalla temperatura del sistema. Chiedo quindi il tuo autorevole parere….
ciauuuuu
Elvira
p.s. hihihi diciamo che è in tema scherzetto… ma magari ti ispira qualcosa di serio!! ;o)
Ciao Elv!!! ^__^
Per quanto riguarda il vino, potrebbe in effetti esserci qualche fondo di verità, perché comunque esso già contiene, seppur in minima quantità, dell'acido acetico, che è il principio attivo effettivamente coinvolto nella ricerca. Chissà che non si riscontri un'azione del genere anche in esso… saremmo tutti molto più felici 😉
Sull'osservazione inerente alla diffusione, invece, proprio qualche settimana fa pensavo che nei treni succede il contrario (ossia il fenomeno atteso)! 🙂 Secondo me l'unico fattore variabile è che nell'autobus ci sono posti a sedere anche in prossimità delle porte, per cui magari una persona non ha bisogno allontanarsi dal punto d'ingresso, dal quale potrebbe anche uscire, mentre in genere in un treno per sedersi bisogna comunque allontanarsi dalla porta, per cui non ci sono fattori che condizionano la scelta del posto.
Grazie mille per lo spunto, è un argomento curioso su cui rifletterò ulteriormente. 🙂