Per confrontare tra loro due frazioni, in modo da capire quale sia la maggiore e quale la minore, si possono utilizzare diversi metodi. Prendiamo in considerazione i tre maggiormente impiegati per comodità d’utilizzo.
Supponiamo di voler confrontare due frazioni proprie:
1) Possiamo eseguire la divisione tra numeratore e denominatore di ciascuna frazione e confrontare i quozienti ottenuti.
Il secondo quoziente è maggiore del primo, per cui possiamo stabilire che 7/18 < 11/20.
2) Possiamo trasformare le due frazioni in due frazioni equivalenti in modo tale che abbiano lo stesso denominatore. In questo modo, a parità di denominatori, sarà sufficiente confrontare i numeratori per stabilire quale frazione sia maggiore/minore dell’altra.
A tal fine, possiamo determinare il minimo comune multiplo tra i due denominatori e, una volta trovato, ridurre al comune denominatore le due frazioni moltiplicando ciascun denominatore per un opportuno numero naturale.
In questo caso, il m.c.m. tra 18 e 20 è 180 (vai a questo
link per ricordarti come determinare il m.c.m. tra due o più numeri naturali), quindi possiamo moltiplicare numeratore e denominatore della prima frazione per 10 e numeratore e denominatore della seconda per 9:
A parità di denominatore, è maggiore il numeratore della seconda frazione, quindi ancora una volta 7/18 < 11/20.
3) Si può moltiplicare il numeratore della prima frazione per il denominatore della seconda, e fare lo stesso con l’altra frazione; se il primo prodotto è maggiore del secondo, allora la prima frazione è maggiore della seconda e viceversa. Nel nostro caso:


E’ importante aggiungere che in alcuni casi il confronto può anche fare a meno di queste regole; se ad esempio si confronta una frazione propria, il cui valore è sempre minore di 1, con una frazione impropria, il cui valore è sempre maggiore di 1, o con una apparente, il cui valore è almeno 1, sicuramente si può stabilire senza dubbio che la frazione propria è la minore tra le due.
E’ consigliabile inoltre fare sempre affidamento al proprio senso critico e spirito d’osservazione. Se ad esempio devo confrontare 1/2 e 1/4, potrei immediatamente pensare che 1/2, cioè metà, di una torta è maggiore di un quarto di torta. Si attribuisce così un senso all’enunciato: “a parità di numeratore è maggiore la frazione con denominatore minore”, che è corretto e bisogna conoscerlo, ma spesso viene imparato mnemonicamente.
Infine, se due frazioni sono discordi, sicuramente quella con segno positivo, indipendentemente dal tipo di frazione, sarà maggiore di quella con segno negativo.
si puo' anche affermare che:
a/b < (a+n)/(b+n)
con a,b,n numeri naturali
guarda caso, le frazioni scelte sono proprio di questo tipo 😉