Il metodo di moltiplicazione indiana “a reticolo”

Hai mai sentito parlare di moltiplicazione indiana?? Tutti noi a scuola abbiamo imparato sin da bambini l’algoritmo per risolvere una moltiplicazione in colonna, e se qualcuno dicesse che quello è soltanto uno dei tanti metodi che esistono per svolgerla, molte persone sicuramente gli darebbero del folle. Spesso L’idea che il pubblico medio ha della matematica è di una scienza ingessata, in cui c’è soltanto una strada percorribile per arrivare ad una soluzione.
E’ importante invece aprire la mente e capire che in molti casi, per giungere ad una soluzione, si possono seguire più strade possibili, la più utilizzata delle quali risponde sempre a ragioni di praticità o opportunismo. Ci sono dei metodi che però potrebbero essere davvero vincenti per la loro immediatezza e semplicità, e passano in sordina soltanto perché meno “famosi”.
Il “metodo del reticolo” della moltiplicazione indiana dovrebbe rimpiazzare, in certi casi, il metodo dell’incolonnamento con i prodotti parziali. Si tratta di un metodo che, come anche per altre conoscenze matematiche, fu largamente diffuso dagli Arabi, proprio per l’immediatezza del suo impiego.
Supponiamo di voler eseguire la seguente moltiplicazione: 1936 * 49. Procediamo in questo modo per eseguire la moltiplicazione indiana:

1) Disponiamo i due numeri uno lungo una riga e l’altro lungo una colonna, avendo cura di costruire una griglia in modo che ciascuna cifra dei numeri sia incasellata come in figura;moltiplicazione indiana a reticolo

 

2) Tracciamo una diagonale per ogni cella vuota della griglia. Otteniamo il seguente schema:
3) Si moltiplica ciascuna cifra del primo numero per ciascuna cifra del secondo numero, e i prodotti delle moltiplicazioni andranno inseriti all’interno delle celle in modo tale che la diagonale separi le decine (a sinistra) dalle unità (a destra):moltiplicazione indiana a reticolo
4) Se si eseguono le addizioni tra le cifre così ottenute lungo i percorsi in diagonale evidenziati, senza dimenticare di aggiungere eventuali riporti presenti, si otterranno le cifre che compongono il prodotto cercato.
moltiplicazione indiana a reticolo

Come si può vedere, il metodo di moltiplicazione indiana non presenta nessuna particolare difficoltà applicativa e, anzi, si riduce la probabilità di commettere errori. Infatti si riduce la quantità di riporti da tenere a mente e, di conseguenza, la probabilità di dimenticarli o addizionarli in modo errato; si evita inoltre l’incolonnamento dei prodotti parziali. Questo metodo è consigliabile soprattutto quando si ha a che fare con moltiplicazioni tra numeri con molte cifre, ma ha l’unico inconveniente di portare via tempo per la preparazione del tutto.

Se vuoi conoscere un altro metodo di moltiplicazione, vai a questo link per scoprire come eseguivano tale operazione gli antichi Egizi!

5 pensieri riguardo “Il metodo di moltiplicazione indiana “a reticolo”

  • Novembre 24, 2010 in 9:43 am
    Permalink

    veramente interessante, come sempre del resto…

    Rispondi
  • Novembre 25, 2010 in 9:13 pm
    Permalink

    Proprio un ottimo esempio di come la matematica ed in questo caso il metodo di calcolo delle moltiplicazioni non deve essere assolutamente "ingessato". Ci sono persone che adottano metodi personalissimi, soprattutto nel calcolo mentale, che riescono ad ottenere prestazioni in ordine di tempo strabilianti, quando li vediamo magari in TV pensiamo che siano dei geni (alcuni lo sono) ed invece sono persone che giocando con i numeri hanno trovato ed adottato sistemi di calcolo nuovi.
    Questo per dire che sono daccordissimo con te, la matematica non deve o non dovrebbe essere solo calcolo, metodo e forma, ma fantasia, curiosità e sperimentazione. Qualche volta andare "contro le regole", almeno per capire se realmente sono la soluzione migliore, sarebbe consigliabile. Se tutti i grandi geni matematici avessero accettato passivamente le conoscenze già acquisite, non avrebbero mai scoperto "nuove strade".
    Prospettare metodi alternativi ai ragazzi, sicuramente li stimola al ragionamento logico.
    I tuoi ragazzi, considerando il metodo indiano molto valido, hanno messo in moto le loro capacità logiche e critiche.
    Complimenti quindi ai tuoi ragazzi e complimentissimi a te che hai trovato il modo per "stuzzicarli"

    Un saluto
    Marco

    Rispondi
  • Gennaio 15, 2011 in 4:00 pm
    Permalink

    Crist,
    certamente, interessantissimo! (conoscevo, ma sempre utile) Spero di poter visitare il tuo blog al più presto con i miei ragazzi. Trovo molto ricco e sottoscrivo subito il feed!
    grazie ancora a te per la visita…
    un saluto
    g

    Rispondi
  • Agosto 4, 2012 in 2:59 pm
    Permalink

    E' in realtà il classico algoritmo di moltiplicazione solo incasellato in maniera differente: non vedo alcun accorciamento dei calcoli, né alcuna semplificazione reale, e anche la supposte diminuzione della possibilità d'errore mi sembrano poche

    Rispondi
  • Agosto 4, 2012 in 3:20 pm
    Permalink

    Infatti nessuno ha parlato di accorciamento di calcoli. Si tratta di disporre in una modalità grafica diversa le cifre, e questa cosa può favorire le persone che apprendono meglio attraverso l'impostazione di grafici e/o tabelle.
    La maggiore semplicità sta nel non dover tenere a mente i vari riporti nel corso dell'operazione, perché ogni moltiplicazione è esplicitata, e inoltre spesso gli alunni sbagliano ad incolonnare nella maniera corretta i vari prodotti parziali.
    Che poi a te "sembri" inefficace, è un altro paio di maniche 😉

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WhatsApp
Telegram
Pinterest
Pinterest
fb-share-icon
LinkedIn
LinkedIn
Share
RSS
Ricevi post via email