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Carnevale della Biodiversità IV puntata: Alieni fra noi |
(Questo post partecipa alla quarta edizione del Carnevale della Biodiversità, questo mese ospitato dal blog Erba Volant dell’ottimo Renato Bruni, avente come filo conduttore la tematica dal titolo “Alieni fra noi”. Potrete leggere tutti gli altri contributi dei bloggers a questo link).
Ci sono tante specie animali sul nostro pianeta già classificate, molte altre sono ancora da scoprire, ma ce ne sono anche alcune che sono sempre state tra noi, le abbiamo sempre viste, osservate, studiate, eppure ci sono sfuggite. Sono questi gli “alieni” della biodiversità, quelli che non riusciamo a scorgere a prima vista, eppure esistono da tanto e aspettano soltanto di essere presi in considerazione da noi. Ci scrutano in silenzio, quasi ci pregano di essere scoperti, e ogni volta che ne scopriamo uno in più, possiamo solo esserne fieri.
Un gruppo di biologi americani e filippini ha scoperto ben 7 nuove specie di mammiferi nelle Filippine, in particolare sulla più grande isola, chiamata Luzon, portando a 49 il numero di specie native già classificate, con un aumento del ben 17%, e
tutte appartenenti al genere Apomys della famiglia Muridae, finora trovato quasi esclusivamente nelle Filippine. La classificazione e descrizione delle specie è stata pubblicata il 20/05/2011 su
Fieldiana, la rivista peer-reviewed del Field Museum, ma entra a far parte di uno studio di ampio respiro, sotto la guida del dott. L.R. Heaney, che nel 2000 avviò un survey approfondito su tutte le specie di mammiferi presenti sull’isola di Luzon.
I mammiferi Apomys sono roditori di piccola e media taglia provvisti di una coda lunga quasi quanto la loro testa e il loro corpo, e sono ricoperti da una pelliccia più scura nella parte dorsale e più chiara nella parte ventrale. Ciascuna specie di quelle scoperte vive solo in un ristretto habitat dell’isola, in particolare in zone forestali diffuse nelle aree montuose più in alto e nutrendosi per lo più di lombrichi e semi, e nonostante il numero di individui di ogni specie sia elevato, riescono a vivere evitando il più possibile il contatto con gli umani.
Prima dello studio condotto da Heaney,
a Luzon erano state identificate soltanto 10 specie appartenenti al genere Apomys, ma quando il team ha approfondito lo studio analizzando le differenze morfologiche e genetiche tra gli esemplari,
gli scienziati si sono resi conto di dover istituire ben 7 nuove specie, distinte dalle altre e rappresentanti un gruppo monofiletico, ossia di discendenza da un comune antenato. I ricercatori hanno anche riconosciuto una dicotomia all’interno del genere
Apomys, per il quale quindi hanno istituito due sottogeneri:
Megapomys e
Apomys.
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Roditore del genere Apomys |
Al sottogenere Apomys apparterrebbero 6 specie già precedentemente classificate, ossia A. camiguinensis, A. hylocoetes, A. insignis, A. littoralis, A. microdon, A. musculus e altre in attesa di essere descritte.
Al sottogenere Megapomys invece apparterrebbero 4 specie già precedentemente classificate, ossia A. abrae, A. datae, A. gracilirostris e A.sacobianus insieme alle 7 specie nuove A. aurorae, A. banahao, A. brownorum, A. magnus, A minganensis, A. sierrae e A. zambalensis. Il nome di questo sottogenere deriva da mèga (= grande in greco) + apo (= il monte Apo, il più alto delle Filippine) + mùs (= topo in greco); gli esemplari di queste specie sono stati così raggruppati perché sono topi di taglia mediamente maggiore rispetto ai topi del sottogenere Apomys.
Delle 7 specie scoperte, 2 vivono solo sui Monti Zambales, altre 2 solo sul Monte Banahaw, 2 solo sui Monti Mingan e la rimanente specie soltanto nella Sierra Madre della parte nordorientale di Luzon.
Le 7 specie di mammiferi scoperte rappresentano, secondo gli studiosi, una chiave di volta per comprendere meglio la biodiversità delle Filippine, che potrebbe rappresentare l’area terrestre con la concentrazione di specie uniche di animali più grande di ogni altra area terrestre. Le Filippine potrebbero così trasformarsi nelle nuove Galàpagos, ossia un nuovo “laboratorio di filogenesi e genetica a cielo aperto”, in cui poter studiare specie animali (ma sicuramente anche vegetali) peculiari, che hanno subito una forte spinta evolutiva grazie all’isolamento.
E’ importante sottolineare che, delle 7 nuove specie di muridi, quelle diffuse sui Monti Mingan e Zambales non vivono nell’ambito di aree protette. Ecosistemi così ricchi di vita e spettacolari nell’aspetto sono una risorsa che dobbiamo sempre preservare, affinché la Terra possa continuare ad essere un paradiso della biodiversità.
Heaney, L., Balete, D., Rickart, E., Alviola, P., Duya, M., Duya, M., Veluz, M., VandeVrede, L., & Steppan, S. (2011). Chapter 1: Seven New Species and a New Subgenus of Forest Mice (Rodentia: Muridae: Apomys) from Luzon Island Fieldiana Life and Earth Sciences, 2, 1-60 DOI: 10.3158/2158-5520-2.1.1
Per il materiale fotografico: © The Field Museum . Photograph by LR Heaney. From Luzon Island, Kalinga Province.